DILS. La Congiuntura Immobiliare. Secondo semestre 2021
In Italia il volume degli investimenti corporate nel 2021 ha sfiorato i 9,8 miliardi di euro, segnando un incremento di poco inferiore al 20% su base annua.
In generale, i deal conclusi nel 2021 confermano le tendenze di investimento per destinazione d’uso: gli immobili a vocazione Logistica e Light industrial continuano a mantenere una importante attrattività, raccogliendo poco meno di 3,2 miliardi di euro (32% sul totale degli investimenti) tra transazioni di asset logistici e di immobili a vocazione industriale come le centraline telefoniche; queste ultime intercettano il 15% circa degli investimenti di questa asset class.
Il segmento Uffici si posiziona al secondo posto come appeal con il 26% sul totale degli investimenti: il processo di riposizionamento obbligatoria del segmento terziario a seguito della conferma del lavoro da remoto non appare aver avuto effetti tangibili sul passaggio di proprietà di trophy asset, soprattutto se di tipo mixed-use.
L’asset class Hospitality ha raggiunto volumi di investimento superiori alla media degli ultimi 5 anni (quasi 1,9 miliardi, 19% sul totale), grazie alla ritrovata attrattività di strutture ricettive di tipo upper-scale e Luxury e al dinamismo del mercato healthcare che da solo ha intercettato circa 500 milioni di euro.
Dopo un avvio d’anno poco performante, anche gli immobili a destinazione Retail rilevano una buona ripresa delle transazioni (10% sul totale) anche se ancora lontane dai volumi investiti prima della pandemia.
Il crescente interesse verso il segmento residenziale conferma il suo consolidamento come una asset class indipendente, che nel 2021 ha raccolto più di 700 milioni di euro di investimenti; l’interesse degli investitori sia per aree di sviluppo, sia per immobili da riqualificare e da destinare al segmento del Private Rented.
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