Secondo studio di INREV sul settore PRS (Private Rented Sector) e sulle opportunità strategiche per gli Investitori

Secondo studio di INREV sul settore PRS (Private Rented Sector) e sulle opportunità strategiche per gli Investitori

In questo secondo studio (qui la prima parte) vengono riassunte l’entità degli investimenti non quotati nei vari segmenti residenziali PRS, combinando l’analisi dei dati con i risultati di un sondaggio qualitativo sul settore residenziale. Viene inoltre presentato il profilo di performance e le caratteristiche di rischio, esplorando l’impatto delle strategie di decarbonizzazione sui rendimenti in una prospettiva sia a breve che a lungo termine, e valutando se le relative spese in conto capitale debbano essere considerate un investimento piuttosto che un costo.

Gli investimenti nel settore intermediario PRS rappresentano una grande opportunità per affrontare contemporaneamente due delle sfide principali per l’economia e la società: l’accesso al mercato abitativo e il cambiamento climatico. Negli ultimi dieci anni, gli investitori istituzionali hanno accelerato le loro attività residenziali e il loro interesse rimane forte.

Le caratteristiche di rischio del settore residenziale, in particolare la capacità di generare flussi di reddito stabili e a lungo termine, sono molto attraenti per gli investitori. Dalla survey, vengono riconosciute le migliori opportunità nella gestione del rischio del PRS legato alle case “intermedie” che ha – per definizione – una volatilità dei redditi relativamente più bassa rispetto al PRS di mercato premium. Di conseguenza, gli investitori indicano che questo settore rappresenta la quota più grande dei portafogli residenziali.

Per i policy maker, occorre considerare il potenziale che il capitale istituzionale rappresenta per affrontare i disequilibri nell’offerta abitativa. Idealmente, ci si aspetta in futuro un approccio che includa questi soggetti, all’interno di una politica abitativa più ampia mirata a risolvere gli squilibri all’interno del mercato residenziale, generato dai cambi demografici e sociali.

Tali politiche, secondo lo studio, dovrebbero anche incorporare obiettivi di sostenibilità, specialmente la decarbonizzazione. Poiché la decarbonizzazione rappresenta un aspetto importante del profilo di rendimento e della gestione del rischio degli investimenti residenziali – inclusa l’accessibilità dei costi abitativi -, dovrebbe essere integrata nelle misure che dovranno ampliare e riqualificare l’offerta abitativa.

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