Rapporto Nuveen Real Estate: l’impatto a breve e a lungo termine di COVID-19

Nuveen Real Estate ha analizzato l’impatto a breve e a lungo termine del Covid-19 sul settore immobiliare.

Nel brevissimo termine il settore residenziale dovrebbe rivelarsi il più resiliente, con qualche timore legato all’andamento delle residenze per studenti e per anziani.

Si assisterà, invece, a un forte rallentamento nel settore alberghiero, nei centri commerciali e nella fornitura di servizi di co-working. Inoltre, i volumi delle locazioni degli uffici subiranno probabilmente una contrazione, per poi tornare a crescere nella seconda parte dell’anno.

Inoltre la diminuzione delle importazioni dalla Cina, da parte di Stati Uniti ed Europa, a causa dell’interruzione della supply chain potrebbe danneggiare la domanda di magazzini strettamente legati all’import dalla Cina.

La valutazione delle ripercussioni dell’emergenza coronavirus sul lungo termine richiede particolare attenzione. Una delle possibili conseguenze sarà la necessità di ridefinire rotte delle supply chain al di fuori della Cina ed è prevedibile che cambieranno le modalità di utilizzo degli asset real estate da parte dei locatari. Una riflessione interessante riguarda, poi, lo smart working e l’esito che questa prova forzata della quarantena avrà sugli assetti operativi delle società. Non è da escludersi, infatti, che alcuni tenant degli uffici possano valutare di optare per lo smart working per una parte della forza lavoro a rotazione, cion la conseguenza di aver bisogno di meno spazio. I fornitori di strutture per il co-working, inoltre, potrebbero registrare una minore domanda di postazioni di lavoro ravvicinate, se rimarrà una maggiore consapevolezza in materia di igiene e salute. Una parte crescente delle vendite retail, infine, passerà ai canali online e le aziende diversificheranno parte delle catene di approvvigionamento al di fuori della Cina.

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