Nomisma. Osservatorio sul mercato immobiliare. 1° rapporto 2022
Il canale finanziario, oltre agli interscambi commerciali e alla dipendenza di molte economie avanzate dalle materie prime russe, favoriscono una propagazione su scala globale delle conseguenze del conflitto. Il rischio che l’apprensione degli operatori si trasferisca sugli indicatori di fiducia di famiglie e imprese è concreto, anche se la capacità di reazione dimostrata nell’ultimo biennio non fa escludere possa trattarsi di effetti destinati a risolversi in breve tempo.
L’entità del ridimensionamento atteso è ancora difficile da quantificare, ma il palpabile attendismo di queste settimane difficilmente potrà non tradursi in una perdita in termini di crescita del PIL non limitata a qualche decimo di punto percentuale.
La reazione al nuovo scenario non potrà che essere di temporaneo attendismo, sia da parte delle famiglie che degli istituti bancari, il cui orientamento potrebbe farsi progressivamente più selettivo. Seppure risulti ancora prematuro azzardare un’ipotesi di dimensionamento delle conseguenze immobiliari, è lecito aspettarsi una flessione dell’attività transattiva rispetto agli straordinari livelli dello scorso anno, nonché una parziale attenuazione della spinta espansiva in atto sul fronte dei valori.
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