Le proposte di Assoimmobiliare per il decreto Cura Italia

Le proposte di Assoimmobiliare per il decreto Cura Italia

Gli effetti della crisi economica generata dal diffondersi dell’epidemia di Covid-19 stanno impattando in maniera grave e sistemica tutti i settori della produzione e dei servizi del nostro Paese, incluso anche il settore immobiliare. La situazione è aggravata dall’incertezza dei tempi entro cui l’emergenza potrà rientrare e della lunghezza dell’onda di effetti che potranno derivarne.

Per la tenuta del sistema immobiliare, Confindustria Assoimmobiliare ritiene urgentissima l’adozione delle seguenti tre misure nell’ambito della conversione in legge del decreto Cura Italia:

  • ampliare la platea di beneficiari delle disposizioni previste dall’attuale art. 65 “Credito d’imposta per botteghe e negozi” non solo a botteghe e negozi ma anche ad alberghi, centri commerciali, impianti sportivi, strutture culturali/ricreative (cioè le attività maggiormente impattate dalla crisi e anche da chiusure disposte per legge) ed estendere la durata temporale del beneficio non solo alle rate d’affitto del mese di marzo ma anche dei mesi di aprile e maggio, tenuto conto dell’inevitabile prolungamento delle misure di contenimento;

 

  • prevedere, tramite un nuovo art. 65-bis, l’esenzione dai pagamenti IMU per alberghi, centri commerciali, impianti sportivi, strutture culturali/ricreative qualora i proprietari delle strutture abbiano subìto nel 2020 una riduzione dei ricavi per canoni di locazione superiore al 30% rispetto ai ricavi del 2019; e prevedere, contestualmente, una riduzione del canone di locazione per gli affittuari in misura pari all’IMU che viene esentata al locatore;

 

  • estendere la moratoria sui finanziamenti ipotecari attualmente prevista solo per le micro, piccole e medie imprese (art. 56, comma 2) anche agli organismi di investimento collettivo del risparmio con patrimonio investito in beni immobili colpiti dall’epidemia COVID-19, così da mitigare il rischio di possibili situazioni di tensione finanziaria.

Clicca qui per il testo completo degli emendamenti

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