Le intenzioni degli investitori globali 2025, nel report di INREV
L’Investment Intentions Survey 2025 condotta da INREV (l’Associazione Europea degli Investitori in Veicoli Immobiliari Non Quotati), ANREV (l’Associazione Asiatica degli Investitori in Veicoli Immobiliari Non Quotati) e PREA (Pension Real Estate Association – dell’America del Nord), rivela un importante riequilibrio nelle strategie di allocazione degli investitori globali. Dopo anni di scostamenti rispetto agli obiettivi target, il settore immobiliare sta tornando a livelli più in linea con le aspettative: l’allocazione media si attesta all’8,7%, (appena sotto il target del 9,0%). In Europa, in particolare, gli investitori hanno riportato i propri portafogli in equilibrio, con un’allocazione ora perfettamente allineata all’obiettivo del 9,4%.
In termini di preferenze geografiche, la Spagna entra per la prima volta tra le prime tre destinazioni europee più attrattive per gli investitori: il 69% degli investitori europei e il 64% di quelli extraeuropei indicano infatti il Paese iberico come destinazione primaria per il 2025, superando la Francia. L’Italia mantiene l’ottava posizione, pur registrando un leggero calo di interesse dal 52% nel 2024 al 41% nel 2025.
Sul fronte settoriale, il residenziale e la logistica restano le asset class più apprezzate in Europa, mentre lo student housing registra un aumento significativo di interesse, raggiungendo il 67% delle preferenze. Tra le combinazioni Paese/settore, il residenziale in Italia e Spagna emerge tra le più attrattive, classificandosi rispettivamente terza e quarta scelta a livello europeo.
Le strategie core stanno tornando in auge (38% delle preferenze), sebbene il profilo value add rimanga dominante (47%). Inoltre, le piattaforme operative emergono come il metodo di accesso più apprezzato per gli investimenti immobiliari in Europa, con il 35% degli investitori intenzionato ad aumentare la propria esposizione nel 2025. Al contrario, il settore uffici continua a perdere attrattività, scendendo al 48% delle preferenze, il livello più basso mai registrato nella survey.
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