La buona performance del mercato immobiliare corporate italiano nel 2020 e le opportunità nel residenziale e nella logistica

La buona performance del mercato immobiliare corporate italiano nel 2020 e le opportunità nel residenziale e nella logistica

Dal monitoraggio di un campione rappresentativo delle performance degli immobili corporate (oltre 3.000 immobili per un valore stimato di 34,4 miliardi di euro), relative alla seconda parte del 2020, operato da Nomisma, si può affermare che la redditività degli asset immobiliari italiani si conferma consistente e, solo in minima parte, scalfita dalle prime ondate di Covid-19.

A sorprendere è soprattutto la modestia delle correzioni al ribasso delle valutazioni effettuate dagli esperti indipendenti, evidentemente persuasi della transitorietà dei cambiamenti intervenuti. L’idea che il new normal possa risultare molto simile allo scenario pre-Covid e che l’impatto pandemico debba considerarsi quasi unicamente di tipo congiunturale, costituisce, infatti, l’unico presupposto in grado di giustificare un’evoluzione del valore dei cespiti immobiliari così conservativa.
Si tratta, secondo Nomisma, della stessa aspettativa che ha alimentato gli investimenti effettuati lo scorso anno, consentendo di contenere l’arretramento in termini di flessione del fatturato corporate (passato da 12,3 miliardi di euro del 2019 a 8,8 miliardi del 2020). La scommessa improntata all’ottimismo presuppone impatti limitati sul mercato del lavoro e, soprattutto, un pronto ritorno ad abitudini e stili di vita che caratterizzavano il nostro Paese fino a 18 mesi fa.

Questo il punto sul mercato corporate, storicamente il più attrattivo nei confronti degli investimenti. Va tuttavia sottolineato che, anche nel suo complesso, il settore immobiliare si è dimostrato sin qui capace di reggere l’ondata pandemica e il prossimo semestre aiuterà certamente a definire, con più sicurezza, se questi scenari ottimistici, supportati dal sensibile miglioramento in atto nell’economia e dalle stime al rialzo del PIL, possano definirsi stabili.

Aggiungono fiducia la buona capacità del mercato immobiliare di attrarre capitali e le opportunità presenti nel settore della logistica, che vive un momento di grande fortuna sotto la spinta dell’e-commerce, e nel residenziale, in cui cresce la domanda di locazioni che l’offerta non riesce a soddisfare. Un capitolo di grande interesse è poi quello legato alla rigenerazione delle città e del patrimonio costruito, che si connota come vetusto ed energeticamente poco efficiente.

Sulle opportunità della logistica e del residenziale e parimenti sulla necessità che le istituzioni riconoscano, nell’industria immobiliare, un pilastro dell’economia nazionale, dotandola di incentivi e delle necessarie politiche per lo sviluppo, si riporta una intervista rilasciata dalla Presidente Rovere a MonitorImmobiliare, registrata nel 2019 e ad oggi ancora estremamente attuale:

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