JLL. Il punto di vista degli occupier sul futuro degli spazi uffici
L’indagine JLL, condotta su oltre 2.300 decision maker di multinazionali a livello globale, evidenzia un crescente impegno verso investimenti nel corporate real estate (CRE). Entro il 2030, il 65% delle aziende prevede di aumentare i budget in CRE, con priorità su design degli spazi, sostenibilità e tecnologie avanzate.
A livello globale, il 54% delle aziende pianifica di ampliare i propri spazi uffici, nonostante il modello ibrido rimanga prevalente (56%). Cresce inoltre l’importanza dell’intelligenza artificiale, considerata essenziale per migliorare processi in aree chiave come design, sostenibilità e facility management. L’allineamento verso criteri ESG emerge come elemento cruciale, con un’attenzione crescente all’impatto sociale e a iniziative di Diversity, Equity & Inclusion.
Tra le sfide principali per i prossimi anni per le grandi multinazionali, emergono l’efficienza organizzativa, la crescita dei ricavi, l’innovazione e l’attrazione dei talenti.
Per quest’ultimo in particolare, il ruolo degli uffici diventa centrale, proprio per la capacità dell’ambiente di favorire un contesto lavorativo performante e sostenibile.
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