Italy Real Estate Market Outlook 2019
Dopo tre anni di crescita, con un 2017 da record, il mercato immobiliare italiano ha subìto una battuta d’arresto lo scorso anno.
Si guarda, tuttavia, con moderato ottimismo alle prospettive del 2019, alla luce di un concetto molto chiaro: il real estate italiano resta abbondantemente al di sotto delle potenzialità legate all’economia reale tanto che, senza i lacci e lacciuoli della burocrazia e con una strumentazione finanziaria più adeguata, il mercato potrebbe essere fino a tre volte più grande di quello attuale.
Nel 2018 le transazioni immobiliari italiane sono calate del 22% circa, nel contesto di un mercato UE che si è espanso leggermente. Perché l’Italia ha viaggiato in controtendenza nonostante un’economia sia cresciuta (seppur meno dei partner del Vecchio Continente)? I motivi sono principalmente due: l’incertezza politica che ha determinato a catena un aumento dello spread e un rallentamento dell’accesso ai finanziamenti e una certa mancanza di prodotto, in particolare per logistica, hotel e uffici.
Il 2018 non è stato, in realtà, un anno del tutto negativo. Il mercato dei conduttori ha toccato il picco su Milano, con 400 mila metri
quadri, registrando ottimi dati anche su Roma. La logistica ha mostrato un trend confortante (in particolare sull’e-commerce) e sarebbe quasi in linea col 2017 al netto delle partite straordinarie. Sostanzialmente stabile anche il segmento degli hotel e si attende una decisa ripresa quest’anno: non solo perché il turismo cresce molto ma anche e soprattutto perché c’è ancora un gap evidente tra la media europea di hotel di lusso in Italia (10%) e in Europa (30%).
Per il 2019, salvo eventi geopolitici destabilizzanti si attende un anno stabile o migliore rispetto al 2018, anche se probabilmente ancora sotto i livelli del 2017.
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