Il mercato delle non quotate in Europa, i dati di INREV

Il mercato delle non quotate in Europa, i dati di INREV

Il rendimento degli immobili non quotati in Europa continua a calare – questo è il quinto trimestre consecutivo di prestazioni negative – che si aggiungono a un calo dell’attività transazionale nel settore immobiliare europeo.

Prestazioni negative si sono registrate nei principali paesi, con Francia e Germania che hanno registrato i rendimenti totali più bassi, rispettivamente -1,40% e -1,08%, seguite da Regno Unito e Paesi Bassi, anche loro con prestazioni negative nel terzo trimestre, rispettivamente -0,29% e -0,12%.

Il settore industriale/logistico ha conseguito un secondo trimestre di rendimenti positivi con + 0,81%; il miglior risultato dal secondo trimestre del 2022, in compagnia del segmento retail, anch’esso in performance positiva. In territorio negativo, il settore residenziale, mentre il Direzionale rimane l’asset class con le prestazioni peggiori per il secondo trimestre consecutivo, con -2,13%.

Sul fronte del sentiment, il Regno Unito è il Paese con le migliori prospettive di crescita, mentre la Germania affronta le note difficoltà causate da un panorama economico debole e ritardi negli aggiustamenti dei valori immobiliari. Da notare come Italia e Spagna risultino in controtendenza, con un significativo cambiamento positivo in quest’ultima rilevazione.

Per le asset class, le prospettive legate al mondo dell’abitare rimangono buone, con il settore residenziale che mostra il più alto livello di sentiment positivo, seguito dallo student housing, il senior living e gli hotel.

In conclusione, viene registrato per il settore immobiliare europeo un calo nelle aspettative di rischio e rendimento alla fine del 2023: cambiamenti che sottolineano un ambiente di mercato ancora complesso che anticipa, sostanzialmente, una potenziale ulteriore correzione dei valori nel prossimo futuro.

 

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