Il 2024 secondo Cushman & Wakefield

Il 2024 secondo Cushman & Wakefield

In un 2024 che si è aperto con una rilevante eredità – in termini di incertezze – derivanti dall’anno scorso, questo report di Cushman & Wakefield cerca di raccogliere le informazioni utili per capire le tendenze in atto.

Un cauto ottimismo si può derivare dalle tendenze macroeconomiche: anche quest’anno il nostro Paese eviterà la recessione, con il mercato immobiliare che ha dimostrato una notevole resilienza caratterizzata da una domanda di spazi in locazione rimasta solida e un incremento positivo dei canoni in tutti i settori. Dal punto di vista dell’inflazione, la Banca Centrale Europea sembra voler mantenere la sua politica attuale almeno fino al secondo semestre del 2024, come confermato dalla Presidente Lagarde nella riunione di ieri.

Per gli operatori immobiliari, prevale la sensazione che il peggio sia passato. Si attende un lieve rialzo nei rendimenti immobiliari nel corso dell’anno con variazioni tra i diversi settori, con il repricing significativo del 2023 che ha reso gli investitori consapevoli che il mercato futuro presenterà rendimenti attesi su livelli più alti rispetto al passato decennio.

A rappresentare un importante fattore in grado di orientare i flussi di capitale potrebbe essere la componente social dei criteri ESG, che tenderà ad allinearsi a molte delle direzioni intraprese da diversi decisori pubblici, sia a livello locale, sia a livello europeo.

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