ENEA. Rapporto Annuale 2023 sulla Certificazione Energetica degli Edifici

ENEA. Rapporto Annuale 2023 sulla Certificazione Energetica degli Edifici

Il Rapporto sulla Certificazione Energetica degli Edifici per il 2023, redatto da ENEA e CTI, giunge alla sua quarta edizione. Oltre a esaminare lo stato attuale della certificazione energetica, il rapporto affronta una serie di temi volti a migliorare la qualità degli Attestati di Prestazione Energetica (APE). Questo approccio mira a fornire dati utili ai decisori politici per le strategie nazionali nel settore edilizio, per adeguarsi alle nuove direttive europee sulla decarbonizzazione al 2050 e per contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.  

Il rapporto analizza i dati degli APE emessi nel 2022 e evidenzia il miglioramento nella qualità dei dati grazie all’interconnessione con il Sistema Informativo sugli APE (SIAPE). ENEA ha anche sviluppato sistemi informativi per i Catasti Regionali degli APE per massimizzare l’interoperabilità e la condivisione dei dati. Inoltre, sono stati esplorati nuovi approcci per migliorare la qualità dei dati e la standardizzazione degli algoritmi. Il documento si articola in sette parti principali, con allegati che approfondiscono il quadro legislativo e tecnico della certificazione energetica a livello nazionale ed europeo. Inoltre, presenta il punto di vista di diverse associazioni e ordini professionali sul futuro della certificazione energetica in conformità con le proposte di revisione della EPBD. 

A livello generale, la distribuzione per classe energetica degli immobili pubblici certificati da APE evidenzia delle prestazioni migliori rispetto al campione totale: infatti ricade nelle classi energetiche meno efficienti (F-G) circa il 55% degli APE riferiti al settore residenziale e meno del 30% di quelli non residenziali. Tuttavia, nel confronto con i dati del 2021, il miglioramento dell’efficienza degli immobili certificati si riscontra solo per il settore residenziale, con un aumento della percentuale dei casi nelle classi energetiche A4-B circa del 2%; diversamente, il settore non residenziale mostra una crescita della percentuale di casi con prestazioni energetiche intermedie (C-E) a discapito soprattutto delle classi energetiche più efficienti. Le valutazioni sul periodo di costruzione, infine, mostrano la carenza di prodotto nuovo nel nostro Paese, con quasi l’80% degli immobili costruito prima del 1991. 

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