ECD Capital Market Review of Italy 2020: Creating Growth Opportunities for Italian Companies and Savers

ECD Capital Market Review of Italy 2020: Creating Growth Opportunities for Italian Companies and Savers

L’Italia è una delle grandi economie europee con la percentuale maggiore di aziende a forte crescita, caratteristica che apre la strada a numerose opportunità. Il successo di tali imprese non è, tuttavia, stato sufficiente per risollevare l’economia nel suo complesso, principalmente per il numero esiguo di grandi imprese produttive ed il numero rilevante di piccole aziende con produttività contenuta. È nell’ottica di raggiungere un maggiore equilibrio in tal senso che i mercati dei capitali maggiormente sviluppati dovranno fornire sostegno all’Italia, mettendo a disposizione delle imprese i mezzi finanziari per investire ed espandersi su ampia scala.
Nel corso degli ultimi dieci anni, una media inferiore a quattro società l’anno è stata quotata sul mercato regolamentato della Borsa valori italiana e la capitalizzazione di mercato del Paese, in percentuale del PIL, si è attestata notevolmente al di sotto di quella delle controparti europee. Allo stesso tempo, nel 2018, il numero totale di obbligazioni societarie emesse, in Italia e all’estero, da parte di imprese non finanziarie italiane è stato pari a circa il 6% di tutte le emissioni europee, circa la metà della percentuale italiana del PIL europeo. È significativo sottolineare come, rispetto ad altre grandi economie europee, la percentuale di obbligazioni quotate all’estero sia notevolmente elevata: il 90% di tutte le obbligazioni societarie italiane è quotato in una borsa estera. A fine 2017, solo il 7% dei portafogli degli investitori istituzionali italiani era investito in azioni e obbligazioni societarie emesse da aziende italiane, un dato che evidenzia le dimensioni contenute del mercato italiano. Per contro, gli investitori italiani avevano allocato EUR 190 miliardi circa agli investimenti nel capitale di rischio di imprese oltre confine, sia direttamente che indirettamente tramite fondi di investimento esteri: in termini di valore si tratta di una somma rappresentativa di quasi due terzi del totale della capitalizzazione di mercato aggiustata per il flottante di tutte società italiane quotate. Oltre a un flottante limitato, un’altra conseguenza dei mercati dei capitali meno sviluppati è che i titoli italiani rappresentano solo il 3,6% dell’autorevole MSCI Europe Index, dove i titoli francesi rappresentano circa il 18%. Nei mercati di capitali globalizzati di oggi, uno scarso peso negli indici chiave limita automaticamente il flusso di capitale in entrata da parte del crescente bacino di fondi istituzionali indicizzati.

Scarica l’indagine

Add a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *