Deloitte. L’evoluzione del mercato immobiliare delle cartolarizzazioni in Italia

Deloitte. L’evoluzione del mercato immobiliare delle cartolarizzazioni in Italia

Il report di Deloitte sulle cartolarizzazioni immobiliari offre una panoramica del mercato italiano, focalizzandosi in particolare sul crescente ruolo del private debt come alternativa al credito bancario tradizionale, ancora prevalente in Europa.

L’evoluzione del mercato europeo potrebbe avvicinarsi a quello di Stati Uniti e Regno Unito, dove nuovi attori affiancano il credito tradizionale. A causa sia vincoli regolamentari – legati a Basilea IV – sia alle tendenze macroeconomiche, le banche stanno riducendo la loro esposizione al commercial real estate, creando una forte domanda di finanziamenti alternativi. Si prevede che, nei prossimi tre anni, il settore dovrà rifinanziare circa 500-600 miliardi di euro di debiti immobiliari, rappresentando un’opportunità per nuovi strumenti finanziari come le cartolarizzazioni immobiliari.

Negli ultimi anni, il mercato delle cartolarizzazioni è cresciuto significativamente, raggiungendo i 2,8 miliardi di euro in Italia. Questo strumento permette ai veicoli di investimento di acquisire direttamente asset immobiliari, offrendo vantaggi in termini di efficienza fiscale e governance trasparente. Sebbene il suo utilizzo sia ancora relativamente recente, oltre il 70% degli operatori prevede una crescita significativa nei prossimi anni, aprendo nuove opportunità per attrarre capitali e diversificare l’offerta di servizi immobiliari. Certamente persistono alcune sfide alla diffusione dello strumento, principalmente legate alla complessità normativa e alla scarsa conoscenza da parte del mercato. Infine, molti operatori considerano le SPV 7.2 (il nome “tecnico” dei veicoli di cartolarizzazione) un complemento ai fondi immobiliari tradizionali, contribuendo a rendere il mercato più dinamico e flessibile.

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