Consob. La finanza per lo sviluppo sostenibile
La comunità internazionale ha da tempo preso atto della necessità di agire
per conciliare lo sviluppo economico con la tutela dell’ambiente e il raggiungimento di obiettivi definiti nell’interesse della collettività. Al Rapporto del 1987 della World Commission on Environment and Development (Rapporto Brundtland) sono seguite numerose iniziative, culminate nel 2015 nell’approvazione dell’Agenda 2030 delle
Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e dei relativi 17 obiettivi (Sustainable Development Goals – SDGs), articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030. Nel dicembre dello stesso anno, la conferenza sul clima di Parigi (COP21) ha visto 195 paesi aderire al primo accordo universale e giuridicamente vincolante su un piano
d’azione globale, con l’obiettivo di prevenire ‘pericolosi cambiamenti climatici’ e contenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2ºC rispetto ai livelli preindustriali. La COP21 è stato poi seguita da ulteriori accordi globali e regionali. Nel corso del 2020 si sono registrati importanti sviluppi sul fronte delle azioni programmate dai Paesi maggiormente responsabili delle emissioni di anidride carbonica: la Cina ha dichiarato che intende portare la sua economia a zero emissioni entro il 2060 mentre gli Stati Uniti si propongono di raggiungere questo obiettivo entro il 2050.
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