L’indagine di Bankitalia sul mercato delle abitazioni
Nel secondo trimestre 2025 i prezzi delle abitazioni in Italia hanno continuato a crescere, seppur con minore intensità rispetto ai mesi precedenti. Il saldo dei giudizi tra rialzi e ribassi si è attestato a +5 punti percentuali, in calo dal picco di +12 del trimestre scorso ma ben sopra i livelli del 2024. La frenata è legata soprattutto alle aree metropolitane, mentre restano molto contenuti sia lo sconto medio sui prezzi richiesti (7,8%) sia i tempi di vendita (5,4 mesi), prossimi ai minimi storici. L’86% delle agenzie ha concluso almeno una transazione, confermando la vitalità del mercato, anche se il saldo delle compravendite rispetto a un anno fa è peggiorato a –19 punti.
La domanda si mantiene solida, pur mostrando segnali di rallentamento, mentre l’offerta continua a ridursi: i nuovi incarichi a vendere segnano un saldo negativo di circa –30 punti, più marcato rispetto al 2024. Si riducono invece le difficoltà di accesso al credito: solo il 17% degli agenti le indica come causa di cessazione degli incarichi, minimo dal 2019, mentre la quota di acquisti finanziati con mutuo rimane stabile. La principale criticità resta la distanza tra prezzi richiesti e offerte ricevute.
Anche il mercato delle locazioni mostra una dinamica positiva: quasi la metà degli operatori segnala un aumento dei canoni, a fronte di un modesto 7% che riporta cali. Lo sconto medio è salito al 2,8%, massimo dal 2022, e le attese restano orientate a ulteriori rialzi, seppur più contenuti. Un fattore in crescita è il peso degli affitti brevi: oltre il 55% delle agenzie ne evidenzia la rilevanza, soprattutto nel Nord-Est e nel Centro, con effetti di riduzione dell’offerta di vendita e conseguente pressione al rialzo su prezzi e canoni. Nel complesso, le aspettative per i prossimi mesi si fanno più caute rispetto al trimestre scorso, ma restano migliori rispetto a un anno fa.
Add a Comment