Kroll. Il valore delle 4 “A” del made in Italy negli ultimi 10 anni
La ricerca condotta da Kroll ha analizzato un campione rappresentativo delle prime 50 aziende per fatturato nei quattro settori simbolo del Made in Italy – Alimentare, Abbigliamento, Arredamento e Automazione – che insieme generano circa il 10% del PIL italiano. Utilizzando il metodo dei multipli di mercato e dati di bilancio degli ultimi dieci anni, è stato stimato l’enterprise value ipotetico delle aziende, ovvero il loro valore se fossero messe in vendita oggi. L’analisi ha considerato fattori come dimensione, crescita e marginalità, assegnando uno score da 3 a 9 punti a ciascuna società e selezionando il multiplo EV/EBITDA corrispondente. Il confronto è stato costruito su oltre 100 società comparabili in economie mature (USA, Canada, UK e UE), tenendo conto di dinamiche come acquisizioni, IPO e delisting, la nascita di nuovi brand e l’introduzione della legge quadro a tutela del Made in Italy.
I risultati confermano un netto apprezzamento del Made in Italy a livello globale: l’enterprise value aggregato delle 200 aziende è passato da 224 a 398 miliardi di euro (+77%) tra il 2014 e il 2024, con una crescita media annua del 6% e ricavi in aumento del 62%. I settori che hanno registrato le performance migliori sono l’Arredamento (+133%) e l’Abbigliamento (+98%), seguiti da Automazione (+79%) e Alimentare (+25%).
In particolare, il comparto dell’arredamento ha beneficiato della crescente domanda internazionale, con ricavi saliti da 7,7 a 13,1 miliardi e un CAGR dell’8,8%. Anche l’abbigliamento ha mostrato forte espansione, pur rallentando nel secondo quinquennio (CAGR da 15,3% a 0,6%). Nell’automazione, il valore è passato da 89,7 a 160,9 miliardi, sostenuto anche dal boom degli ordini militari. L’alimentare ha mostrato una crescita più moderata ma costante, passando da 47,2 a 58,9 miliardi, con margini solidi e ricavi aumentati del 75%. L’intero decennio, segnato da crisi globali, tassi d’interesse altalenanti e sfide geopolitiche, ha comunque visto un rafforzamento strutturale delle eccellenze italiane nei settori chiave dell’economia nazionale.
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