Italia decide Intesa Sanpaolo. Un nuovo approccio per valutare la reputazione delle città
La ricerca, promossa da Intesa Sanpaolo e dall’associazione Italiadecide, analizza l’attrattività delle città italiane e propone strategie di policy per rafforzarne la reputazione, attraverso una lettura critica delle classifiche convenzionali. Le graduatorie standardizzate sulle realtà urbane spesso non bastano a cogliere appieno la reputazione delle città: per avere un quadro più completo, è fondamentale integrare l’ascolto e l’interpretazione del vissuto sociale e delle percezioni dei cittadini. La “reputazione urbana” si configura così come un patrimonio dinamico e relazionale, strettamente legato al benessere percepito e alla qualità dell’abitare.
Utilizzando un modello innovativo, fondato sull’analisi psicosociale e su una survey nazionale, emerge la centralità di fattori come sicurezza, sostenibilità ambientale, accessibilità e qualità dei servizi nella costruzione del valore reputazionale urbano.
La ricerca mostra come, da un lato, le città italiane più presenti nelle classifiche globali — Milano e Roma — siano effettivamente riconosciute anche dai residenti come poli di opportunità economiche, cultura e vitalità. I cittadini ne apprezzano l’offerta lavorativa, la varietà dei servizi e la risonanza internazionale.
Dall’altro lato, proprio in questi centri di punta si riscontrano criticità strutturali che i ranking tendono a sottovalutare ma che incidono concretamente sulla vita quotidiana: costo elevato dell’abitare, traffico intenso, qualità dell’aria insoddisfacente, lentezza burocratica e inefficienza della giustizia civile. Questi aspetti generano giudizi più severi, in particolare tra le fasce più giovani e le famiglie.
Al contrario, città di medie dimensioni come Bologna, Verona e Bergamo, quasi assenti dai principali ranking, ricevono invece valutazioni molto positive da parte dei residenti. Sono considerate sicure, ordinate, ben tenute e più a misura di persona, con livelli di soddisfazione mediamente superiori rispetto a Milano e Roma.
Questo conferma che, a parità di dimensione, una reputazione coerente tra immagine esterna e qualità percepita internamente rappresenta un elemento competitivo, anche nell’ottica di attrarre investimenti residenziali e famiglie.
In sintesi, quindi, ranking e percezione interna coincidono solo in parte. L’Italia alterna città celebri a livello internazionale, che devono ancora rafforzare alcuni aspetti essenziali della qualità urbana, e realtà meno note ma capaci di offrire un ambiente stabile e apprezzato dai residenti.
Il rapporto invita pertanto a far convergere politiche urbane, incentivi fiscali e investimenti mirati per potenziare i servizi di base — mobilità, sicurezza, spazi verdi — e snellire le procedure amministrative e giudiziarie.
Add a Comment