IPI. Le dinamiche del mercato residenziale italiano nel primo semestre
In questo approfondimento, IPI riassume l’andamento del mercato residenziale italiano nel Q1 2025.
Nel primo trimestre di quest’anno il mercato ha mostrato un deciso segnale di ripresa, con le compravendite di abitazioni in aumento dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Sono state scambiate oltre 172.000 unità, circa 17.000 in più rispetto all’anno precedente.
L’incremento ha coinvolto sia i capoluoghi, con un +11,6%, sia i comuni minori, che hanno segnato un +11%. La tendenza positiva è stata trainata soprattutto dalle aree del Nord e del Centro Italia, dove le transazioni sono salite rispettivamente del 12% e del 15%, mentre nel Sud e nelle Isole la crescita è stata più moderata, con aumenti del 6% e del 7%.
La quota di acquisti agevolati come “prima casa” ha raggiunto il 72,5%, in crescita sul trimestre precedente, mentre il ricorso al mutuo ipotecario ha interessato il 45,8% delle compravendite. Questo aumento è stato favorito dalla riduzione del tasso medio, sceso al 3,22%. Il capitale complessivo erogato tramite mutui ha toccato i 10,3 miliardi di euro, superando di oltre 3 miliardi l’importo del primo trimestre 2024.
Nelle nove principali città italiane, secondo i dati delle filiali dirette di IPI, la crescita media delle compravendite è stata del 9%. Genova e Torino hanno registrato aumenti superiori al 12%, Roma e Bari oltre il 10% (con Roma che ha superato l’85% di acquisti come “prima casa”), Bologna si è attestata al +9,3%, Milano al +7,1%, Napoli al +6,1%, mentre Padova e Firenze hanno mostrato un calo, rispettivamente dell’1,5% e del 6,2%. Milano ha mantenuto la quota più alta di vendite di nuove costruzioni, seppur scesa sotto il 10%. Nelle città di Roma, Bologna, Milano e Firenze, più della metà delle compravendite è stata finanziata con mutuo.
Il mercato delle locazioni è cresciuto più lentamente, con circa 257.000 nuovi contratti registrati (+1% annuo). La crescita è stata più significativa nei comuni ad alta tensione abitativa, dove ha raggiunto l’1,4%. L’ammontare complessivo dei canoni annui pattuiti è salito a 1,9 miliardi di euro, con un incremento del 5%, trainato soprattutto dai contratti a canone concordato, transitori e per studenti. Sono invece diminuiti i contratti ordinari di lungo periodo.
Secondo l’Istat, nel quarto trimestre del 2024 i prezzi delle abitazioni sono aumentati del 4,5% su base annua. Il rialzo è stato più marcato per le nuove costruzioni, che hanno segnato un +9,4%, mentre le abitazioni esistenti hanno registrato un incremento del 3,4%.
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