Contrazione e concentrazione: lo stato del fund management secondo INREV

Contrazione e concentrazione: lo stato del fund management secondo INREV

La Fund Manager Survey 2025 pubblicata da INREV in collaborazione con ANREV e NCREIF, analizza le principali tendenze del mercato globale degli asset immobiliari gestiti (AUM) da società non quotate.

L’AUM a livello globale è sceso a fine 2024 a 3.6 trilioni di euro, registrando un calo del 2,7% rispetto ai 3.7 trilioni del 2023 e proseguendo così per il terzo anno consecutivo il trend di contrazione iniziato dal picco di 4.1 trilioni del 2022. Un andamento che riflette la persistente incertezza dei mercati, una crescita economica inferiore alla media e un atteggiamento più prudente da parte degli investitori.

Si rafforza inoltre la concentrazione del capitale: il 25% dei gestori (quelli nel quartile superiore) detiene oltre l’83% dell’AUM globale, pari a circa 3.0 trilioni, mentre i primi 10 gestori da soli controllano 1.9 trilioni di euro (più del 52% del totale).

La “dry powder” – ovvero il capitale disponibile ma non ancora investito – è scesa da 223 a 195 miliardi di euro (dal 8,0% al 7,4% dell’AUM), segnalando un inizio di fase di attivazione del capitale impegnato.

Infine, si consolida ulteriormente in tutte le geografie la concentrazione del mercato, con fusioni e acquisizioni che contribuiscono all’aumento medio dell’AUM per gestore (31,9 miliardi di euro nel 2024), e con l’11% dei fund manager che prevede operazioni di fusione e il 7% piani di acquisizione per il 2025.

In Europa, Blackstone ha scalato due posizioni e risultando come il più grande gestore per AUM, seguito da Swiss Life Asset Managers e AXA IM, quest’ultima salita in terza posizione. Il patrimonio complessivo gestito dai primi tre player europei ammonta a 272,6 miliardi di euro, cifra quasi equivalente a quella dei restanti sette nella top 10 (306,4 miliardi). Inoltre, nel vecchio continente permane la forte concentrazione del capitale in pochi soggetti rispetto alle altre macroregioni.

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