Banca d’Italia. Il sentiment degli agenti immobiliari sul mercato residenziale italiano

Banca d’Italia. Il sentiment degli agenti immobiliari sul mercato residenziale italiano

Secondo l’ultimo sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia pubblicato dalla Banca d’Italia – che ha coinvolto un campione di 1.486 agenti immobiliari – nel primo trimestre del 2025 il mercato immobiliare residenziale ha mostrato segnali di ulteriore rafforzamento, con un aumento marcato delle quotazioni sostenuto da una domanda ancora vivace e un’offerta in contrazione.

I tempi di vendita e gli sconti rispetto alle richieste iniziali si sono ridotti ai minimi storici, riflettendo una maggiore pressione sui prezzi. Il saldo positivo tra giudizi di aumento e diminuzione dei prezzi ha raggiunto livelli record, in particolare nelle aree urbane del Nord-Est e del Centro. Nonostante un calo dei nuovi incarichi di vendita, le transazioni si sono mantenute su livelli elevati e la domanda ha mostrato un netto miglioramento rispetto ai primi trimestri degli anni precedenti. Il divario tra prezzi richiesti e offerti continua a rappresentare il principale ostacolo alla chiusura delle trattative. Contestualmente, il mercato degli affitti brevi è percepito come un fattore che sottrae offerta al mercato delle vendite, provocando rincari sia sui prezzi di compravendita che di locazione.

Sul fronte delle locazioni, si osserva una dinamica ancora sostenuta dei canoni, soprattutto nelle aree urbane del Centro e del Sud, dove la riduzione dell’offerta – spesso legata alla crescente preferenza per gli affitti brevi – ha spinto ulteriormente i prezzi. Il margine medio di sconto sui canoni richiesti è rimasto ai minimi storici, sotto il 2,5%, e oltre la metà degli agenti ha segnalato aumenti rispetto al trimestre precedente. I nuovi incarichi a locare risultano in diminuzione per una quota rilevante di operatori, mentre solo una minoranza ne registra un aumento. Le attese a breve termine restano positive per canoni e prezzi, ma quelle a due anni sono peggiorate, con un saldo negativo più marcato rispetto al primo trimestre 2024.

Complessivamente, il quadro è di un mercato residenziale in tensione tra domanda sostenuta, offerta insufficiente e dinamiche di prezzo spinte sia da fattori strutturali e che contingenti, come il peso crescente delle locazioni brevi.

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