Agenzia del Demanio. L’Italia e i suoi beni. Creare valore con gli immobili dello Stato

Agenzia del Demanio. L’Italia e i suoi beni. Creare valore con gli immobili dello Stato

Il Rapporto 2025 dell’Agenzia del Demanio, giunto alla sua terza edizione annuale, descrive il cambio di paradigma nella gestione del patrimonio immobiliare dello Stato, passato da una logica di mera amministrazione a un modello di rigenerazione urbana e valorizzazione strategica. Il documento illustra come siano già 24 i “Piani Città” avviati in collaborazione con gli enti locali, con l’obiettivo di arrivare a 65 entro il 2028. Questi strumenti sono pensati per rispondere a esigenze abitative, sociali e di sviluppo territoriale. Nel documento trovano spazio anche il nuovo Piano Strategico Industriale 2025-2028 e il primo Piano di Sostenibilità, accompagnato da una rendicontazione ESG volontaria secondo la CSRD, validata da un ente indipendente.

I dati economici mostrano una crescita marcata: negli ultimi tre anni gli investimenti sono aumentati del 144%, raggiungendo 3,9 miliardi di euro, mentre il numero complessivo degli interventi avviati è salito dell’11,4%. Nel 2024 sono state completate anche verifiche di vulnerabilità sismica su 2.000 fabbricati in uso governativo, oltre a numerosi interventi di efficientamento energetico e adeguamento antisismico. La spesa per locazioni passive si è ridotta dell’11,2%, generando risparmi cumulati di 120 milioni di euro a regime dal 2024. La produttività dell’Agenzia è salita a 2,73 euro per ogni euro investito, con un incremento del 62,5% rispetto al 2021. Sul fronte ambientale, la rendicontazione segnala una riduzione del 69% dei consumi di energia primaria rispetto alla situazione pre-intervento, il 42% degli interventi con riduzione del consumo di suolo e il 47% delle superfici rese permeabili.

Il portafoglio immobiliare gestito dall’Agenzia è molto variegato e comprende circa 20.000 beni, tra cui caserme, uffici, complessi carcerari, infrastrutture storiche, chiese, siti archeologici, foreste e terreni agricoli. Il 70% dei beni ha un valore non superiore ai 200.000 euro, mentre quelli di maggior valore, superiori ai 150 milioni, sono destinati prevalentemente all’uso della PA. Gli immobili per le pubbliche amministrazioni rappresentano l’86% del valore totale, con una media di 4,3 milioni per bene. Nel 2024 sono stati pubblicati 18 bandi di uso temporaneo su beni dismessi per favorirne la fruizione immediata e attivati progetti di rigenerazione di rilievo, come la trasformazione dell’ex Città dello Sport di Tor Vergata in una “Green City” per il Giubileo 2025 e la valorizzazione del Polverificio Borbonico di Scafati. Nel triennio 2021-2024 il numero di interventi è cresciuto del 15% (da 384 a 441) e il valore degli investimenti del 107% (da 1,4 a 2,9 miliardi di euro), confermando l’efficacia della nuova strategia orientata a sostenibilità, innovazione e attrattività dei territori.

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