Il quadro aggiornato sul Real Estate italiano, di Yard Reaas
Il Real Estate Data Hub offre una panoramica aggiornata del mercato immobiliare italiano, con un focus sulle principali città come Milano, Roma, Genova e Palermo e sulle asset class più rilevanti.
A livello macroeconomico, il primo semestre 2025 in Italia è stato caratterizzato da un andamento altalenante: il PIL è cresciuto a un tasso moderato, la disoccupazione è rimasta ai minimi storici e l’inflazione è rimasta poco sotto il 2%, soprattutto grazie al contenimento dei costi energetici; contestualmente la Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi d’interesse fino al 2%, sostenendo quindi la ripresa economica e del settore immobiliare.
Nonostante segnali contrastanti nella fiducia di consumatori e imprese, il mercato immobiliare ha dimostrato resilienza e dinamismo, con investimenti trainati soprattutto da retail, hospitality e residenziale, mentre cresce l’attenzione verso criteri ESG che influenzano sia le strategie degli investitori sia le scelte dei tenant.
Nel primo semestre 2025, gli investimenti nel settore commercial sono cresciuti del 50% rispetto allo stesso periodo del 2024, raggiungendo una quota significativa di capitali esteri, che hanno rappresentato quasi il 66% del totale. Il retail ha assorbito il 28% degli investimenti, seguito dall’hospitality con il 25%, la logistica con il 14%, gli uffici con il 13% e il living con il 7%. I canoni prime di locazione per le proprietà di alta qualità sono rimasti stabili o in lieve crescita, mentre la rigenerazione urbana continua a essere un tema centrale, con oltre il 30% delle nuove realizzazioni logistiche su aree brownfield.
Il mercato residenziale ha mostrato segnali di forte crescita, con un aumento delle transazioni superiore al 9% rispetto al primo semestre 2024 e un incremento dei prezzi medi del 2,4% su base annua. Milano ha guidato questa dinamica con una crescita del valore e del volume delle compravendite del 9%, mentre Roma ha registrato un aumento più contenuto ma stabile dei prezzi del 3%. L’attenzione alla sostenibilità si riflette nel mercato energetico degli immobili: il 72-75% delle compravendite ha riguardato ancora immobili in classe energetica “bassa” (E, F e G), ma questa quota è in calo, mentre aumentano le vendite di immobili nelle classi energetiche C-D e A-B. Il segmento dei mutui green è in espansione, con un tasso medio fisso al 2,19%, e una rata mensile inferiore del 15% rispetto ai mutui tradizionali, favorendo così l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica.
Scarica il report: https://www.yardreaas.it/images/research_pdf/RE_data_hub_12_2025.pdf



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