
EPRA. L’impatto dei REIT europei sul gettito fiscale dei Paesi
Lo studio dell’EPRA analizza il contributo fiscale complessivo dei 48 REIT europei quotati, confrontandolo per la prima volta con quello di 46 grandi multinazionali europee incluse nello European Business Tax Forum di PwC.
I REIT analizzati, distribuiti in undici Paesi, hanno generato complessivamente circa 4 miliardi di euro di imposte, di cui il 43% dirette e il 57% raccolte – come sostituto di imposta – per conto dello Stato. I REIT versano mediamente il 32,8% del proprio fatturato in tasse, più del doppio rispetto ai grandi gruppi multinazionali (circa 15,5%), e ben oltre i livelli dei settori finanziari o dei servizi pubblici, che si attestano intorno al 17%. Ciò evidenzia come, a parità di dimensione, i REIT offrano una resa fiscale nettamente superiore rispetto ad altri comparti economici.
La composizione del carico fiscale mostra che i REIT sostengono una quota di imposte più elevata rispetto ad altri settori, soprattutto attraverso imposte sugli immobili e contributi sul lavoro. In media, il 63% dei contributi versati deriva da imposte sugli immobili e sulle loro transazioni, mentre solo il 12% è costituito da imposte sugli utili. Al contrario, per le grandi multinazionali europee le imposte patrimoniali rappresentano appena l’8% del totale e quelle sugli utili circa il 40%. Questo riflette la natura peculiare dei REIT, che per loro natura distribuiscono circa il 90% degli utili imponibili agli azionisti – e quindi soggetti a un’imposizione diretta maggiormente contenuta – compensata però da tassazione indiretta sui dividendi e da un forte contributo in termini di imposte patrimoniali e sui consumi. Sul fronte dei contributi raccolti come sostituti di imposta, i REIT agiscono come intermediari di rilievo per le entrate fiscali derivanti da ritenute sui dividendi (34%) e imposte sui prodotti e servizi come IVA su affitti o vendite (51%).
Un ulteriore indicatore dell’impatto fiscale dei REIT riguarda il contributo per dipendente: i 48 REIT considerati impiegano complessivamente circa 10.900 persone e generano circa 369.000 euro di tasse per lavoratore, un valore secondo solo al settore energetico e quasi doppio rispetto ai 180.000 euro medi del settore finanziario. Un dato che riflette l’intensità di capitale del settore e il suo ruolo strutturale nel generare gettito locale e nazionale.
Questo dato, insieme alla stabilità delle imposte patrimoniali e alla capacità di generare entrate costanti anche in periodi di contrazione economica, conferma come avere un mercato dei REIT ben disegnato e stabilizzato non riduce il gettito, ma lo rende più prevedibile e resiliente.


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