PwC. L’evoluzione e le tendenze del mercato uffici

PwC. L’evoluzione e le tendenze del mercato uffici

Secondo l’analisi di PwC, il mercato degli uffici in Italia si conferma resiliente ma in profonda trasformazione. Nel primo semestre del 2025 gli investimenti hanno toccato quota 800 milioni di euro, un valore sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2024 ma ancora distante dai picchi pre-pandemici (oltre 2 miliardi nel primo semestre 2019). Milano si conferma il baricentro del settore, assorbendo l’80% dei volumi complessivi, trainata da operazioni di grande visibilità come Cordusio 2.0 (300 milioni) e Piazza San Babila 1 (51,5 milioni). A Roma, che si ferma al 12% dei volumi, prevalgono interventi di riconversione e riposizionamento, come la trasformazione dell’ex sede MPS in Via del Corso.

Sebbene i volumi siano in linea con i valori dello scorso anno, la dinamica di lungo periodo rivela una progressiva contrazione dell’interesse verso il comparto uffici, con un calo strutturale della domanda per gli asset situati in aree periferiche o di qualità inferiore. La crescente selettività degli investitori premia immobili prime, ben posizionati e con standard di sostenibilità elevati. Non a caso, oltre il 77% del patrimonio non residenziale italiano si colloca ancora nelle classi energetiche D-G, segnalando un potenziale significativo per operazioni di retrofit in linea con gli obiettivi europei.

Il concetto stesso di ufficio sta cambiando. L’adozione diffusa del lavoro ibrido ha accelerato la trasformazione degli spazi, sempre più progettati secondo i principi delle “4C” (Concentrazione, Collaborazione, Comunicazione e Contemplazione) e caratterizzati da modularità, inclusività e sostenibilità. Gli investitori si orientano così verso asset core e core plus, capaci di offrire flussi di cassa stabili, mentre gli immobili periferici richiedono strategie di valorizzazione più complesse. La domanda futura sarà sempre più selettiva, guidata dai criteri ESG e da una riduzione delle superfici: negli ultimi 15 anni lo spazio medio per dipendente si è ridotto di circa il 20%, riflettendo modelli di lavoro più flessibili e digitalizzati.

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